Publication Date:
2017-04-04
Description:
I metodi macrosismici per la stima del danneggiamento di edifici residenziali sono stati inizialmente sviluppati ed utilizzati per la realizzazione di scenari di rischio all’interno di importanti progetti nazionali per l’area di Vittorio Veneto (Bernardini et al., 2008; Meroni et al., 2008a, 2008b) e la Liguria occidentale (Giovinazzi e Lagomarsino, 2004). Grazie alla loro robustezza e flessibilità hanno successivamente avuto ampia diffusione anche a livello Europeo nei progetti Risk-UE (Mouroux and Le Brun, 2006; Lantada et al., 2010), LessLoss (Spence, 2007), UPStrat-MAFA (2012), Syner-G (2012), Zonno et al. (2010).
Attualmente sono disponibili in letteratura diversi metodi, che si differenziano principalmente nella definizione della vulnerabilità delle strutture, ma la cui formulazione originaria parte dalla definizione del danno macrosismico secondo la scala EMS98 (Grünthal, 1998).
Nonostante la loro diffusione questi metodi mancano ancora di una esaustiva validazione. La disponibilità di un rilievo macrosismico dettagliato per il centro storico de L’Aquila (Tertulliani et al., 2011, 2012) ha permesso di confrontare i risultati di alcune stime di danneggiamento macrosismico con una situazione reale, pur con alcune limitazioni dettate dalla tipologia dell’edificato in questione e dall’analisi estesa al solo grado di intensità registrato IEMS98 = VIII-IX.
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Published
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Bologna, Italia
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3T. Pericolosità sismica e contributo alla definizione del rischio
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restricted
Keywords:
Intensità, L'Aquila, modelli di danno
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04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.11. Seismic risk
Repository Name:
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
Type:
Conference paper