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  • 11
    Publication Date: 2019-02-15
    Description: La sequenza sismica Amatrice-Visso-Norcia (AVN.s.s nel seguito) include il terremoto più forte avvenuto negli ultimi 30 anni in Italia. La sequenza sismica è iniziata il 24 agosto 2016 con due terremoti di Mw 6.0 e Mw 5.4 che hanno provocato ingenti danni e 294 morti; questi eventi sono stati seguiti da migliaia di aftershocks. Altri due terremoti forti sono avvenuti il 26 ottobre, Mw 5.4 e Mw 5.9. Il 30 ottobre Il più forte terremoto della sequenza (Mw 6.5) ha colpito l'Italia centrale, senza causare vittime ma oltre 40.000 sfollati. Altri quattro terremoti moderati (Mw〉5.0) sono avvenuti il 18 gennaio 2017. A inizio ottobre 2018, l'INGV aveva già localizzato più di 90000 terremoti della AVN.s.s. Il Bollettino Sismico Italiano (BSI) ha deciso di revisionare attentamente i terremoti che hanno seguito immediatamente i tre principali eventi del 24 agosto, del 26 e del 30 ottobre 2016 poiché le prime decine di ore dopo un forte terremoto sono le più critiche per le operazioni di monitoraggio sismico svolte presso la Sala Operativa dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) di Roma. Infatti, l'occorrenza di innumerevoli terremoti complica le normali operazioni di sorveglianza sismica. Gli analisti sismologi in servizio presso la Sala Operativa (Marchetti et al., 2016) non possono revisionare in tempo quasi reale tutti i terremoti localizzati in modo automatico dal sistema di acquisizione e analisi dati Earthworm. Sebbene il personale in servizio di sorveglianza sia stato raddoppiato immediatamente dopo l’inizio della sequenza, presso la Sala Operativa è stato possibile revisionare solo gli eventi maggiori, al di sopra della soglia di risentimento (ML  2.5). Gli analisti del BSI hanno analizzato tutte le forme d’onda disponibili per localizzare gli eventi avvenuti tra il 24 e il 26 agosto, tra il 26 e il 27 ottobre e tra il 30 ottobre e il 1 novembre 2016., Per la prima volta l'analisi ha riguardato anche le registrazioni di 9 stazioni temporanee che non entravano automaticamente nelle localizzazioni di sala, in aggiunta alle stazioni sismiche permanenti e temporanee (12) dell'INGV (Moretti et al., 2016) utilizzate per il monitoraggio in tempo reale della sequenza. Sono stati analizzati manualmente, oltre agli eventi precedentemente revisionati dai turnisti in Sala Operativa, anche tutte le localizzazioni automatiche realizzate dal sistema Earthworm. Per ogni intervallo analizzato, la revisione ha permesso di aumentare il numero di terremoti localizzati di un fattore due o tre e di ridurre la magnitudo di completezza (Mc) di 0.5 per gli eventi successivi alle scosse di Amatrice (Mc 2.2) e Norcia (Mc 2.9) e di 0.2 per gli eventi successivi alla scossa di Visso (Mc 2.2). E’ importante sottolineare l’utilità di un catalogo come questo, basato su fasi riviste e che include eventi in un ampio range di magnitudo, come riferimento per: (i) istruire algoritmi di picking automatico e/o validare cataloghi dei traveltimes letti automaticamente, (ii) migliorare la completezza di cataloghi mediante l'applicazione di tecniche di matched filter basate sulla cross-correlazione di registrazioni di terremoti templates con dati in continuo; (iii) determinare localizzazioni ipocentrali di alta precisione mediante l'applicazione di tecniche di localizzazione relativa DD che dipendono criticamente dall'accuratezza delle localizzazioni assolute iniziali. Gli early aftershocks sono stati localizzati utilizzando il codice NonLinLoc ed un modello di velocità 1-D locale. Il catalogo finale include circa 10,500 early aftershocks, di magnitudo locale compresa tra 0.3 e 5.4, caratterizzati da ottimi parametri di localizzazione. Le localizzazioni di questi aftershocks avvenuti nei primi giorni dopo gli eventi principali, insieme ad una attenta revisione degli ipocentri degli eventi con magnitudo maggiore di 5.4, forniscono indizi molto importanti sui sistemi di faglie immediatamente attivati dall’occorrenza dei terremoti principali (Improta et al., in preparazione), aggiungendo importanti dettagli a quanto è già stato mostrato in diversi lavori che localizzano gli eventi della AVN.s.s utilizzando i tempi di percorso delle fasi P ed S letti in tempo quasi reale dagli analisti sismologi in servizio presso la Sala Operativa INGV (Chiaraluce et al., 2016) o mediante sistemi di picking automatico (Chiarabba et al., 2018). In particolare, l'analisi dell'evoluzione spazio-temporale della sismicità, anche di bassa magnitudo, fornisce nuove indicazioni per capire le relazioni esistenti tra i sistemi di faglie normali Quaternarie, anche caratterizzate da episodi di fagliazione superficiale (Villani et al., 2018), e faglie inverse pre-esistenti e per investigare la geometria e i meccanismi fisici della sorgente dei terremoti più forti della AVN.s.s. (Scognamiglio et al., 2018; Cheloni et al., 2017).
    Description: Published
    Description: Bologna - Italia
    Description: 1SR. TERREMOTI - Servizi e ricerca per la Società
    Keywords: Amatrice-Visso-Norcia seismic sequence ; Early aftershocks ; Bollettino Sismico Italiano ; Bollettino Sismico Italiano
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: Oral presentation
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  • 12
    Publication Date: 2019-05-06
    Description: Il 24 agosto 2016 un terremoto di magnitudo 6.0 ha dato inizio ad una sequenza sismica in Italia centrale, che ha generato decine di migliaia di eventi sismicitra cui un evento Mw=6.5 il 30 ottobre. Per l’analisi elarevisione di questa sequenza si rimanda ad unauscitaspeciale del BSI previstanei primi mesi del 2019(S_BSI_CI). In questo quadrimestre,così come nel precedente e nei successivi,gli eventi nella zona della sequenza (rettangolo in mappa; lat=42.2-43.2, lon=12.4-14.1) sono quelli localizzati nella sala di sorveglianza. Solo gli eventi con M〉=3.5, e pochi altri (vedi Marchetti et al.,Annals of Geophys. DOI: 10.4401/ag-7169) sono stati rivisti.
    Description: Istituto Nazionale di Geofisica - Dipartimento di Protezione Civile
    Description: Published
    Description: 4IT. Banche dati
    Keywords: Bollettino Sismico Italiano ; gennaio–aprile 2017 ; 04.06. Seismology
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: report
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  • 13
    Publication Date: 2019-08-19
    Description: La sequenza sismica Amatrice-Visso-Norcia (AVN s.s. nel seguito) include il terremoto più forte avvenuto negli ultimi 30 anni in Italia ed è caratterizzata da molteplici eventi di magnitudo superiore a 5.0. La sequenza sismica è iniziata il 24 agosto 2016 con due terremoti di Mw 6.0 e Mw 5.4 nella zona di Amatrice (RI) ed è proseguita con altri due terremoti forti avvenuti il 26 ottobre, Mw 5.4 e Mw 5.9 nell’area compresa tra i comuni di Visso (MC), Castel S.Angelo sul Nera (MC), Norcia (PG) e Arquata del Tronto (AP). Il 30 ottobre si è verificato l’evento più forte della sequenza (Mw 6.5), con epicentro non lontano da Norcia, che ha colpito un vasto settore dell'Italia centrale, interessando ben quattro regioni (Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo). Nel mese di gennaio 2017 ed in particolare il 18 gennaio quattro eventi con magnitudo maggiore o uguale a 5.0 si sono verificati nell’area meridionale della sequenza nei pressi dei paesi di Capitignano e Barete. Gli analisti del Bollettino Sismico Italiano (BSI) hanno deciso di revisionare tutta la sequenza dal 24 agosto 2016 al 31 agosto 2018 considerando solo gli eventi con magnitudo maggiore o uguale a ML=2.3 mentre, come già era stato riportato nel precedente report del BSI, i terremoti che hanno seguito immediatamente i principali eventi della sequenza: quelli del 24 agosto, del 26 e del 30 ottobre 2016 sono stati rivisti anche per magnitudo più basse. A partire dal 1 settembre 2018 gli eventi nella zona della sequenza sono stati revisionati dagli analisti del BSI a partire da ML≥1.5 come nel resto del territorio italiano.
    Description: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
    Description: Published
    Description: 4IT. Banche dati
    Keywords: La sequenza sismica Amatrice-Visso-Norcia ; Bollettino Sismico Italiano ; 04.06. Seismology
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: report
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  • 14
    Publication Date: 2018-03-12
    Description: The Mediterranean Network (MedNet) presently comprises 22 operating broadband seismic stations installed and maintained in cooperation with 13 geophysical institutions in Italy and in most of the countries adjacent to the Mediterranean Sea. The number of stations may vary as stations are opened or sometimes closed due to different reasons like political, technical, etc., but usually temporarily. All the stations are equipped with Quanterra digitizers and Streckeisen sensors, mostly STS2 with a few STS1. Aim of the network is to contribute to monitoring of one of the most active seismic regions of the World in terms of providing high quality real-time broadband data to the seismological community. Operations started with off-line field data collection and dial-up capabilities were later added at selected sites. At present these have been replaced with more efficient TCP connections that provide for real-time data collection over the whole network. This important technological upgrade allows a prompt contribution to the seismic monitoring of Italy and of most countries bordering the Mediterranean Sea, since data are exchanged in real-time with other seismological observatories. SeedLink protocol has been adopted for data transmission. As for data archiving and distribution, a fast system for retrieving data has been developed. Continuous data streams, collected both from field data tapes and from real-time transfer, are stored at the MedNet Data Center and are directly available at users’ request by the standard AutoDRM and NetDC protocols (in GSE and SEED formats respectively). Station metadata and continuous waveforms are archived in a MySQL database on RAID systems and backed up on DLT tapes. Presently, fully automatic network functions include: daily monitoring of state of health; triggered retrieval of event waveforms (with magnitude- and region-specific selection criteria), local and surface wave magnitude determination, and update of web pages (http://mednet.ingv.it) for events and station information. Rapid semiautomatic moment tensor solutions are calculated by means of a modified Harvard technique, which lowers the Mw threshold down to 4.5 for regional events in those areas with proper station coverage. For smaller earthquakes in Italy a new approach to moment tensor estimation, based on higher signal frequencies, is now being developed. Preliminary tests on earthquake recordings (not only MedNet stations) from the 2002 Molise, South Italy, sequence have proved very successful.
    Description: Published
    Description: 133-149
    Description: 1IT. Reti di monitoraggio
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: book chapter
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  • 15
    Publication Date: 2018-03-12
    Description: Il 24 agosto 2016 un terremoto di magnitudo 6.0 ha dato inizio ad una sequenza sismica in Italia centrale, che ha generato decine di migliaia di eventi sismici. Per l’analisi e revisione di questa sequenza si rimanda ad un uscita speciale del BSI prevista per fine 2017(S_BSI_CI). In questo quadrimestre e nel successivo gli eventi nella zona della sequenza sono quelli localizzati nella sala di sorveglianza. Solo gli eventi con M〉= 3.5, e pochi altri (vedi Marchetti et al. Annals of Geophys. DOI: 10.4401/ag6116) sono stati rivisti dal BSI.Nel secondo quadrimestre 2016 si sono verificati sedici eventi di magnitudo superiore a 4.0 (ML) rivisti dagli analisti del BSI uno vicino alle coste tunisine quindi fuori dal territorio nazionale; l’evento di Mw 4.1 che è avvenuto il 30 maggio in provincia di Terni vicino al Lago di Bolsena (lat=42.7, lon=11.98 ad una profondità di 8 km) e 14 eventi nella zona della sequenza nell’ultima settimana del quadrimestre: il 24 agosto 2016 si è verificato l’evento di magnitudo ML=6.0 (Mw=6.0) che ha iniziato una sequenza sismica per la quale sono stati localizzati decine di migliaia di terremoti e che alla fine di ottobre 2016 ha generato eventi persino più forti (fino a Mw=6.5) della prima scossa.
    Description: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - Dipartimento di Protezione Civile
    Description: Published
    Description: 4IT. Banche dati
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: report
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  • 16
    Publication Date: 2018-03-14
    Description: La rete sismica temporanea installata dal gruppo operativo INGV SISMIKO a seguito del terremoto del 24 agosto 2016 tra i Monti della Laga e la Valnerina, è stata ampliata nel settore settentrionale a seguito dei forti terremoti avvenuti alla fine del mese di ottobre 2016. Successivamente alle due scosse di Mw 5.4 e 5.9 che il 26 ottobre hanno interessato l’area al confine Marche-Umbria tra i Comuni di Castelsantangelo sul Nera (MC), Norcia (PG) e Arquata del Tronto (AP), la geometria della rete è stata estesa di circa 25 km verso nord con l’attivazione di ulteriori tre stazioni temporanee di cui una, da subito, disposta per la trasmissione dei dati in tempo reale e per l’inserimento nel sistema di sorveglianza sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Un’ultima stazione è stata inoltre installata nei pressi di Campello del Clitunno in provincia di Perugia ad ovest della sequenza, a seguito del terremoto Mw 6.5 che la mattina del 30 ottobre ha interessato l’intera area già fortemente provata dalla sequenza in corso; questo è stato il più forte terremoto registrato negli ultimi 30 in Italia. A circa 5 mesi dall’inizio dell’emergenza sismica, la rete temporanea conta quindi 23 stazioni che da metà dicembre sono tutte trasmesse in tempo reale ai diversi centri di acquisizione INGV, ovvero Milano, Ancona e Grottaminarda ma soprattutto Roma dove i dati vengono contestualmente archiviati nell’European Integrated Data Archive (EIDA) e integrati nel sistema di monitoraggio e sorveglianza sismica dell’INGV; per la sorveglianza sono incluse solo parte delle stazioni. Nelle ultime settimane, le attività di campagna del gruppo operativo SISMIKO sono state costantemente focalizzate alla cura e alla manutenzione della strumentazione per garantire la continuità della trasmissione e dell’acquisizione dei dati, a volte compromesse da malfunzionamenti legati al maltempo. Alla data di aggiornamento del presente report, non è ancora stata decretata una dismissione o una rimodulazione della geometria della rete sismica temporanea, anche in considerazione della attività sismica in corso a tutt’oggi molto sostenuta. Tutti i dati acquisiti dalle stazioni temporanee SISMIKO, sono distribuiti senza alcun vincolo, al pari dei dati della Rete Sismica Nazionale (RSN, codice di rete IV), ed utilizzati per prodotti scientifici in tempo reale (localizzazioni di sala, calcolo dei Time Domain Moment Tensor -TDMT delle ShakeMaps, ecc) e per l’aggiornamento dei database dell’INGV come l’Italian Seismological Instrumental and Parametric Database (ISIDe) con la revisione del Bollettino Sismico Italiano (BSI), dell’INGV Strong Motion Data (ISMD) e dell’ITalian ACcelerometric Archive (ITACA), dell’European-Mediterranean Regional Centroid Moment Tensors (RCMT) e nei lavori scientifici che utilizzano forme d’onda velocimetriche ed accelerometriche (ri- localizzazioni, studi della sorgente sismica ecc.).
    Description: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Description: Published
    Description: 1SR. TERREMOTI - Servizi e ricerca per la Società
    Keywords: Emergenza sismica ; Centro Italia ; Sismiko ; Rete Sismica Mobile
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: report
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  • 17
    Publication Date: 2019-02-19
    Description: La sequenza sismica Amatrice-Visso-Norcia (AVN s.s. nel seguito) include il terremoto più forte avvenuto negli ultimi 30 anni in Italia ed è caratterizzata da molteplici eventi di magnitudo superiore a 5.0. La sequenza sismica è iniziata il 24 agosto 2016 con due terremoti di Mw 6.0 e Mw 5.4 nella zona di Amatrice (RI) ed è proseguita con altri due terremoti forti avvenuti il 26 ottobre, Mw 5.4 e Mw 5.9 nell’area compresa tra i comuni di Visso (MC), Castel S.Angelo sul Nera (MC), Norcia (PG) e Arquata del Tronto (AP). Il 30 ottobre si è verificato l’evento più forte della sequenza (Mw 6.5), con epicentro non lontano da Norcia, che ha colpito un vasto settore dell'Italia centrale, interessando ben quattro regioni (Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo).
    Description: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
    Description: Unpublished
    Description: 1SR. TERREMOTI - Servizi e ricerca per la Società
    Keywords: La sequenza sismica Amatrice-Visso-Norcia ; Bollettino Sismico Italiano ; early aftershocks ; 04.06. Seismology
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: report
    Location Call Number Limitation Availability
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  • 18
    Publication Date: 2019-06-18
    Description: I parametri dei terremoti registrati dalla Rete Sismica Nazionale Italiana, localizzati nelle sale di monitoraggio di Roma, Napoli e Catania, sono immediatamente disponibili sul web, alla pagina http://terremoti.ingv.it/, e nell’Italian Seismological Instrumental and parametric Data-base (ISIDe working group (2016) version 1.0, DOI: 10.13127/ISIDe). Gli analisti del Bollettino Sismico Italiano (BSI) ricontrollano i parametri dei terremoti localizzati, inserendo pesi e polarità degli arrivi delle onde sismiche e integrando, inoltre, i dati letti in sala con tutti quelli disponibili nel sistema di acquisizione. Dal 1985 i dati del bollettino sono consultabili nel data-base ISIDe.
    Description: Istituto Nazionale di Geofisica - Dipartimento di Protezione Civile
    Description: Published
    Description: 4IT. Banche dati
    Keywords: Bollettino Sismico Italiano ; maggio – agosto 2017 ; 04.06. Seismology
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: report
    Location Call Number Limitation Availability
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  • 19
    Publication Date: 2019-06-18
    Description: I parametri dei terremoti registrati dalla Rete Sismica Nazionale Italiana, localizzati nelle sale di monitoraggio di Roma, di Napoli e di Catania sono immediatamente disponibili sul web, alla pagina http://terremoti.ingv.it/, e nell’Italian Seismological Instrumental and parametric Data-base (ISIDe working group (2016) version 1.0, DOI: 10.13127/ISIDe). Gli analisti del Bollettino Sismico Italiano (BSI) ricontrollano i parametri dei terremoti calcolati, inserendo pesi e polarità degli arrivi delle onde sismiche e integrando, inoltre, i dati letti in sala con tutti quelli disponibili nel sistema di acquisizione. Dal 1985 i dati del bollettino sono consultabili nel data-base ISIDe.
    Description: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - Dipartimento di Protezione Civile
    Description: Published
    Description: 4IT. Banche dati
    Keywords: Bollettino Sismico Italiano ; settembre – dicembre 2017 ; 04.06. Seismology
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: report
    Location Call Number Limitation Availability
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  • 20
    Publication Date: 2018-03-09
    Description: Nel primo quadrimestre 2015 si sono verificati 5 eventi di magnitudo superiore a 4: il 23 gennaio un Mw 4.3 è stato localizzato tra le province di Bologna e Prato, seguito da una sequenza di alcune centinaia di eventi; il 6 febbraio un Mw 4.7 al largo delle Isole Eolie, ad oltre 270 km di profondità; il 28 febbraio un Mw 4.1 nella Piana del Fucino; il 15 aprile un evento di magnitudo Mw 4.3 nel Mar Tirreno, al largo della costa calabra occidentale, ad una profondità di oltre 250 km e il 24 aprile un terremoto di magnitudo ML 4.0 tra le province di Ravenna e Forlì-Cesena,seguito da una sequenza di oltre 80 repliche.
    Description: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Dipartimento Protezione Civile
    Description: Published
    Description: 4IT. Banche dati
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: report
    Location Call Number Limitation Availability
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