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  • 1
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: Il monitoraggio sismico e vulcanico del territorio nazionale rappresenta uno dei principali compiti istituzionali dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). L’INGV svolge tale importante funzione attraverso la gestione e la manutenzione di reti sismiche di diversa tipologia e a differente scala che consentono di monitorare il territorio nazionale in tempo reale. Tre sale di sorveglianza, una sismica presso la sede centrale di Roma e due vulcaniche presso la Sezione di Catania e l’Osservatorio Vesuviano di Napoli, con personale qualificato in turno H24, consentono di elaborare e comunicare tempestivamente al Dipartimento della Protezione Civile Nazionale (DPC) e alle sue strutture regionali eventuali stati di allarme e il livello dell’emergenza. Il Centro Nazionale Terremoti (CNT) è la sezione dell’INGV preposta al monitoraggio sismico del territorio italiano ed interviene in questo importante servizio attraverso la gestione e la manutenzione della Rete Sismica Nazionale (RSN) in collaborazione con le altre sedi dell’INGV dislocate sul territorio e con gli uffici tecnici locali. Competenza del CNT è anche la rete sismica euro-mediterranea (MedNet): una rete di stazioni sismiche a larga banda dislocate nei Paesi che circondano il Mediterraneo in condivisione con molti istituti geofisici. Negli ultimi anni tali reti sono cresciute sia come numero di stazioni che come tecnologia, consentendo di controllare in maniera estesa lo spettro di frequenze emesse dalla sorgente sismica e la ciclicità delle strutture sismogenetiche. In alcune aree del territorio nazionale l’alta densità di tali reti sismiche rende possibile una soglia di detezione degli eventi molto bassa e localizzazioni di elevata precisione che permettono di associare la micro-sismicità alle strutture sismo-genetiche. Tuttavia questo non è tecnicamente ed economicamente possibile in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale. Per tale motivo si fa spesso ricorso all’uso di reti temporanee in esperimenti mirati allo studio di aree a peculiare rischio sismico e vulcanico o, in caso di forti terremoti, per aumentare la densità della rete già presente e migliorare il monitoraggio in real-time in modo tale da analizzare con maggior dettaglio l’evoluzione della sequenza. Unità specializzate nella gestione di reti sismologiche temporanee sono presenti in diverse sedi dell’INGV. Esse lavorano in completa autonomia sul territorio di competenza ma sono in grado di realizzare un buon livello di sinergia là dove esperimenti ed emergenze sismiche richiedano una stretta collaborazione. La struttura più grande, sia come numero di strumenti a disposizione (più di 200 tra digitalizzatori e sensori) che come personale impegnato, è la Rete Sismica Mobile (RSM) del CNT che è organizzata in modo da rendere possibile l’impiego della strumentazione in più esperimenti mantenendo una quota di strumenti riservata per gli interventi di emergenza. In questo rapporto tecnico presentiamo la struttura organizzativa ed operativa della RSM del CNT, la strumentazione in uso presso di essa e le diverse configurazioni possibili per le stazioni sismometriche temporanee con l’obiettivo di fornire un manuale d’uso ai ricercatori, tecnologi e tecnici che si interfacciano con la RSM, sia durante l’attività scientifica ordinaria (esperimenti di sismica passiva e attiva) che straordinaria (emergenze sismiche).
    Description: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
    Description: Published
    Description: 1.1. TTC - Monitoraggio sismico del territorio nazionale
    Description: open
    Keywords: Seismic monitoring ; Instruments and techniques ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.06. Surveys, measurements, and monitoring ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.10. Instruments and techniques
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: report
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  • 2
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: Fin dai primi anni ‘70, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV, ex ING) si avvale di una struttura di Pronto Intervento in occasione di eventi sismici rilevanti garantendo in tempi relativamente brevi il monitoraggio di dettaglio in area epicentrale. Dal suo primo intervento (terremoto di Ancona 1972) ad oggi, la struttura di Pronto Intervento si è evoluta costantemente implementando migliorie tecnologiche e logistiche. In questo lavoro prensentiamo la nuova struttura impiegata per la prima volta durante l’ ”Operazione Blue Mountains 2008”, l'esercitazione di Protezione Civile sul rischio sismico organizzata dalla Regione Marche il 23-25 maggio 2008.
    Description: Unpublished
    Description: Trieste, TS (Italy)
    Description: 1.1. TTC - Monitoraggio sismico del territorio nazionale
    Description: open
    Keywords: Emergency structure ; Seismic monitoring ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.06. Surveys, measurements, and monitoring ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.10. Instruments and techniques
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: Poster session
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  • 3
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: Dal 23 al 25 maggio 2008, la località Pian Di Pieca di San Ginesio in provincia di Macerata (Marche), è stata lo scenario della prima esercitazione sul rischio sismico, a valenza regionale, organizzata dal Dipartimento per le Politiche Integrate di Sicurezza e per la Protezione Civile (DSPC) della Regione Marche. L’esercitazione, denominata “Operazione Blue Mountains 2008”, aveva lo scopo di simulare la risposta degli enti locali nel caso di un evento sismico classificato come “severo”. La manifestazione ha visto la partecipazione di circa 700 volontari della Protezione civile, 200 tra Croce Rossa e Associazioni del volontariato, 70 Vigili del Fuoco provenienti dai diversi comandi delle Marche e più di 20 agenti del Corpo Forestale dello Stato e delle Forze dell’Ordine. Tutti sono stati coordinati dalla Sala Operativa Unificata Permanente della regione (SOUP), in contatto con la Sala Operativa Integrata (SOI) dell’Amministrazione Provinciale di Macerata, il Centro Operativo Intercomunale (COI) e il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile. All’esercitazione ha aderito anche l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) che è intervenuto con la nuova struttura di Pronto Intervento del Centro Nazionale Terremoti (CNT) che si attiva in occasione di un forte terremoto (generalmente per terremoti di magnitudo superiore a 5 sul territorio nazionale). Oltre a simulare le diverse fasi d’intervento che l’Istituto si troverebbe ad affrontare in caso di emergenza, l’INGV ha prodotto anche lo scenario sismico su cui è stata basata l’intera l’esercitazione. Scopo di questo breve rapporto tecnico è raccontare come l’INGV ha operato durante l’ “Operazione Blue Mountains 2008” sin dall’invito offertoci dal DSPC della Regione Marche. Saranno descritte le difficoltà incontrate e le soluzione adottate, evidenziando come questa importante esperienza sia diventata un fondamentale test per la nuova struttura di Pronto Intervento dell’INGV.
    Description: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
    Description: Published
    Description: 1.1. TTC - Monitoraggio sismico del territorio nazionale
    Description: open
    Keywords: Seismic monitoring ; Exercise of civil protection ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.10. Instruments and techniques
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: report
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  • 4
    Publication Date: 2018-03-23
    Description: Alle 18.55 UTC del 16 gennaio 2016 è stato registrato dalla Rete Sismica Nazionale1 (RSN, http://doi.org/10.13127/SD/X0FXNH7QFY) dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) un terremoto di magnitudo locale (M ) 4.1 (magnitudo momento M 4.3) ben risentito in gran parte delle province di Campobasso e di Isernia e in alcune zone delle province limitrofe di Caserta, Benevento e Foggia. L’evento, localizzato a circa 6 km di distanza dal capoluogo molisano e ad una profondità prossima ai 10 km, è stato preceduto durante la giornata da una decina di eventi, il più significativo dei quali è stato di ML 2.9. La sequenza sismica sviluppatasi nei giorni successivi si colloca in un’area caratterizzata da una pericolosità sismica molto elevata e a circa 20 km a nord-est dalla sequenza sismica iniziata il 29 dicembre 2013 con un evento di ML 4.9 (MW 5.0 [De Gori et al., 2014]). Considerate le criticità che il sistema di sorveglianza sismica attivo H24/7 presso la sede INGV di Roma ha iniziato a patire nei giorni successivi a causa di cattive condizioni meteo, è stata predisposta in collaborazione con l’Agenzia della Protezione Civile della Regione Molise l’installazione di una stazione sismica temporanea a sei canali. L’installazione si è svolta nell’ambito del Coordinamento delle reti sismiche mobili INGV (Sismiko [Margheriti et al., 2014; Moretti et al., 2016]) ed è stata sufficiente per garantire la continuità del servizio di sorveglianza sismica, come richiesto nella Convenzione vigente2 tra l’INGV e il Dipartimento della Protezione Civile (DPC). La sequenza è stata analizzata con diverse tecniche di localizzazione, i cui risultati sono stati messi a confronto nel corrente lavoro.
    Description: Published
    Description: 1-32
    Description: 4IT. Banche dati
    Description: JCR Journal
    Description: open
    Keywords: Emergency structure ; Seismic monitoring ; Seismological data ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.01. Earthquake faults: properties and evolution ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.06. Surveys, measurements, and monitoring ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.10. Instruments and techniques
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: article
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  • 5
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: Il 28 dicembre 1908 un forte terremoto colpì duramente le città di Messina e di Regg io Calabria e molteplici centri abitati limitrofi. L’evento sismico di Mw=7.1 generò un maremoto e causò circa 100.000 morti. Durante il 2008 numerose sono state le iniziative per rievocare tale importante terremoto che è ricordato nella storia come il più forte avvenuto in Italia. Tra le iniziative promosse dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia vi è il progetto di ricerca “Messina 1908-2008” le cui finalità sono far convergere i dati sismici e geodetici g ià a disposizione dei singoli gruppi di ricerca in un’unica banca dati e nel contempo promuoverne l’acquisizione di nuovi. In questo rapporto è descritto l’esperimento di sismica passiva integrato mare-terra iniziato ad ottobre 2007 e ter minato nel gennaio 2010 avente l’obiettivo di acquisire nuovi dati di alta qualità e dettaglio per ottenere una migliore definizione della microsismicità locale. Ciò consentirà di raggiungere una migliore comprensione di come inter ag iscano il processo di subduzione e le dinamiche superficiali nell’area dell’arco Calabro Peloritano ed in particolare nello stretto di Messina.
    Description: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
    Description: Published
    Description: 1.1. TTC - Monitoraggio sismico del territorio nazionale
    Description: open
    Keywords: Seismic monitoring ; Waveform archive ; Messina Strait ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.06. Surveys, measurements, and monitoring
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: report
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