GLORIA

GEOMAR Library Ocean Research Information Access

Your email was sent successfully. Check your inbox.

An error occurred while sending the email. Please try again.

Proceed reservation?

Export
Filter
  • Articles  (3)
  • ISPRA  (3)
Document type
  • Articles  (3)
Years
  • 1
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: Questo lavoro propone quattro percorsi geoturistici a tema nello straordinario mondo dei paesaggi vulcanici campani, lungo la costa del Tirreno, per scoprire la notevole geo-diversità e biodiversità che in un territorio dal ricco patrimonio naturale, scientifico e culturale quale la Campania, è possibile sperimentare. Il nostro percorso è un viaggio di scoperta con occhi nuovi che, attraverso l’osservazione delle morfologie e delle peculiarità naturalistiche degli ambienti vulcanici proposti, ci permette di comunicare con la natura che svela i suoi segreti a chi entra in sintonia con essa, risvegliando emozioni. Questo lavoro ha altresì come obiettivo la divulgazione delle caratteristiche geologico- naturalistiche dei molteplici ambienti dei rilievi vulcanici campani, anche perché la crescente frequentazione dei luoghi è spesso accompagnata da scarsa informazione scientifica disponibile relativa ai percorsi effettuati, e dalla volontà di una fruizione più consapevole, che possa condurre ad azioni di difesa di un territorio non ancora del tutto adeguatamente conosciuto (Hose, 2012).
    Description: Published
    Description: 654 - 658
    Description: 1V. Storia e struttura dei sistemi vulcanici
    Description: open
    Keywords: itinerari geologico naturalistici ; vulcani ; Campania ; paesaggio ; 05. General::05.03. Educational, History of Science, Public Issues::05.03.99. General or miscellaneous
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: book chapter
    Location Call Number Limitation Availability
    BibTip Others were also interested in ...
  • 2
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: Il vulcano Somma-Vesuvio è una delle aree mineralogicamente più ricche al mondo e sicuramente la prima in Italia. Fino ad oggi vi sono state rinvenute 266 diverse specie mineralogiche (a cui aggiungere 20 dubbie per mancanza di dati specifici); di queste ben 64 sono da considerarsi località tipo, cioè ritrovate per la prima volta in questo luogo. Dieci di esse sono state ritrovate esclusivamente su questo vulcano. I primi studi sistematici comparvero nel Settecento (Hamilton, 1776-79), per proseguire nell’Ottocento con Teodoro Monticelli, Nicola Covelli (1825) e Arcangelo Scacchi (1887), e, nel Novecento, con Ferruccio Zambonini (1935) e Antonio Parascandola. Il catalogo più recente è del 2004 (Russo & Punzo, 2004). Dal 1995, anno di istituzione del Parco Nazionale del Vesuvio, a scopo di tutela, vige il divieto assoluto di “prelievo di materiali di rilevante interesse geologico e paleontologico”.
    Description: Published
    Description: 659 - 662
    Description: 1V. Storia e struttura dei sistemi vulcanici
    Description: open
    Keywords: Vesuvio ; minerali ; collezione ; geodiversità ; 04. Solid Earth::04.04. Geology::04.04.05. Mineralogy and petrology
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: book chapter
    Location Call Number Limitation Availability
    BibTip Others were also interested in ...
  • 3
    Publication Date: 2017-04-04
    Description: L’area del Salento (Puglia meridionale) è considerata l’avampaese stabile della catena appenninica (Cinque et al., 1993). La sismicità strumentale, registrata dagli anni Settanta a oggi, è scarsa e di bassa energia, prevalentemente concentrata ad ovest della penisola salentina e nel canale d’Otranto, dove il massimo evento registrato è stato quello del 20 ottobre del 1974 di Mw = 5.0 (CPTI11, 2011) (Fig.1). I terremoti storici più forti degli ultimi 1.000 anni, riportati dai cataloghi disponibili in letteratura, sono stati quelli del 10 settembre 1087 di Bari (Imax = 6-7), (CPTI11, 2011), del 20 febbraio 1743 del basso Ionio (Imax=IX), (CFTIMED04, 2007; CPTI11, 2011) e del 26 ottobre 1826 di Manduria (Imax = 6-7, CPTI11, 2011). Tra questi l’evento a maggiore energia è stato il terremoto del 1743, che ha colpito la Puglia e le coste occidentali della Grecia, ma è stato avvertito anche nelle regioni dell’Italia meridionale e in alcune località dell’Italia Centrale e Settentrionale, fino a Trento e a Udine, e finanche nell’isola di Malta. É stato un evento sismico complesso, percepito come una sequenza di tre violente scosse, prodotte probabilmente dall’attivazione di diversi segmenti di faglia (CFTIMED04, 2007). Sono state formulate due ipotesi di localizzazione di questo evento: secondo la prima, l’epicentro è riportato a mare, a est di S. Maria di Leuca, ipotesi avvalorata anche dalla distribuzione dei depositi da tsunami, attribuiti a questo terremoto, lungo le coste adriatiche meridionali del Salento (Torre Sasso e Torre S. Emiliano) (Mastronuzzi et al., 2007) fino a Brindisi; per la seconda, come revisionato nel catalogo CFTIMED04 (2007), l’epicentro è riportato a terra, tra Nardò e Galatina. In Italia i danni maggiori si sono registrati in Salento, nelle cittadine di Nardò, in provincia di Lecce, e Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi; in Grecia a Levkas e nelle isole Ionie. I morti furono circa 180, 150 nella sola Nardò. L’evento è descritto in alcune centinaia di documenti storici, da cui si evince che furono oltre 86 le località interessate. Lo studio degli effetti prodotti ha permesso di attribuire all’evento una intensità massima di Imax = 9 (per Nardò e per Levkas) e Me = 6.9 (CFTIMED04, 2007). Nonostante ci siano stati danni notevoli in tutto il Salento, la mappa di pericolosità sismica di riferimento per il territorio nazionale (MPSO4 - Ordinanza PCM 3519/2006) attribuisce bassi valori di pericolosità nell’area del Salento e alti valori nell’area a mare, nel canale di Otranto. Questo lavoro si propone di andare alla scoperta delle evidenze architettoniche distrutte e ricostruite in seguito all’evento, con l’obiettivo di creare un itinerario geoturistico sulle “tracce” di questo terremoto nel tessuto urbano delle città salentine coinvolte.
    Description: Published
    Description: 687 - 690
    Description: 2T. Tettonica attiva
    Description: open
    Keywords: Salento ; sismicità ; itinerario geoturistico ; 1743 ; 04. Solid Earth::04.06. Seismology::04.06.05. Historical seismology
    Repository Name: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    Type: book chapter
    Location Call Number Limitation Availability
    BibTip Others were also interested in ...
Close ⊗
This website uses cookies and the analysis tool Matomo. More information can be found here...